Bologna-Giappone: Le Vie di un Incontro - Omaggio a Fosco Maraini
Bologna, 15 - 22 gennaio 2006
mostra fotografica
evento conclusivo del 2005 EU-Japan People-to-People Exchange Year in collaborazione con Provincia di Bologna e Teatro Comunale di Bologna
Matsuri. Riti e feste del Giappone
mostra fotografica di Fosco Maraini
a cura di Cosimo Chiarelli - Iconoteca
Teatro Comunale, Largo Respighi, 1
Andrea Chénier
musica di Umberto Giordano
direttore Carlo Rizzi
regia Giancarlo Del Monaco
Teatro Comunale Largo Respighi, 1
www.comunalebologna.it
call center: 199107070
L’evento conclusivo del festival, Bologna-Giappone: le vie di un incontro, si è configurato ed è stato possibile grazie al contributo della Provincia di Bologna, Assessorato al Turismo, già sostenitrice e referente istituzionale in occasione del convegno Aichi 2005. Esperienze e prospettive tra Italia e Giappone nell’anno dell’Expo Universale: Il turismo tra italia e Giappone (Palazzo Re Enzo, 6 aprile 2005) e alla collaborazione del Teatro Comunale di Bologna.
Il 15 gennaio 2006, in occasione della prima dell’Andrea Chénier – che nell’allestimento del Teatro Comunale andrà in tournée proprio in Giappone nel corso del 2006 – sarà inaugurata la mostra fotografica, omaggio a Fosco Maraini, Matsuri. Riti e feste del Giappone. Fosco Maraini, antropologo e fotografo di fama internazionale purtroppo scomparso nel 2004, compie il primo viaggio in Giappone nel 1939. La mostra presenta una selezione di immagini fotografiche a colori da lui realizzate nel corso di alcuni dei suoi frequenti soggiorni giapponesi tra il 1954 e il 1990 e relative ai molti festival religiosi che si svolgono nel paese del Sol Levante. Maraini documenta e studia questi riti con un occhio da antropologo ma, da raffinato fotografo, riesce a cogliere la profonda bellezza dell’attimo e dell’azione: è il percorso umano, professionale ed artistico di Maraini a rappresentare una via maestra d’incontro con il Giappone.
“In un suo bellissimo libro, giustamente famoso, Roland Barthes chiamò il Giappone «l’Empire des Signes», un impero tutto da leggere, da interpretare, da decifrare. Oltre che Empire des Signes, il Giappone è anche Empire des Rites e - perché no? - des Fêtes.
Ogni momento della vita può finire (o cominciare) con un rito, che spesso si tramuta in festa.
Il rito-festa per eccellenza è il matsuri, evento collegato con i culti Shinto, nel quale gli dèi (i Kami) vengono invitati a discendere dalle loro celesti dimore, per partecipare ad un banchetto offertorio cogli uomini. A questo nucleo squisitamente religioso si collegano festeggiamenti vari (processioni, danze, canti, rappresentazioni teatrali, tenzoni varie) a mezzo di cui si rallegrano ed onorano gli ospiti celesti. Il principio informatore di tutto è questo: che quanto piace agli esseri umani piace anche a quelli divini. Un matsuri è dunque un avvenimento non solo festivo, ma festoso, che può avere aspetti di vero baccanale.
È interessante ricordare che in tempi antichi l’espressione matsuri-goto, «cose dei matsuri», significava «governo»: il governo protostorico era inteso come la mediazione e la regolazione giusta dei rapporti tra piano divino e piano umano.
I matsuri si contano a numeri spropositati: una piccola guida tascabile annuale pubblicata dall’Ente Turistico Nazionale (Nihon Kozu-kosha) e intitolato Nenchû Gyôji («Eventi dell’Anno») ne elenca ben 554 in ogni parte del Giappone, dall’Hokkaido alle Isole Okinawa. Ma un’associazione di Amici dei Matsuri (Matsuri Dôkô-Kai) con base a Nagoya afferma che in Giappone, tra grandi, piccoli e piccolissimi, si possono contare circa 60.000 (sessantamila!) eventi da classificarsi nella categoria dei matsuri.”
Fosco Maraini
La mostra Matsuri. Riti e feste del Giappone dall’archivio fotografico di Fosco Maraini è promossa e realizzata da Gabinetto G.P. Vieusseux, Firenze
Fotografie di Fosco Maraini/ Proprietà Gabinetto G.P.Vieusseux © Fratelli Alinari spa