Cha no yu: la cerimonia del

Monte San Savino (Arezzo), 12 luglio ore 21.30
cerimonia del tè con la maestra Yoko Shimada
promosso da Open Event e nell'ambito di Le Metamorfosi dell'anima

Da ormai 500 anni la cerimonia del tè, in giapponese cha no yu, si tramanda nella forma in cui il suo primo ideatore, Sen no Rikyū, la definì: un momento di pacata e raffinata bellezza, di condivisione profonda tra i partecipanti in cui l'atto di preparare, offrire e ricevere il tè si trasfigura in un atto di contemplazione e consonanza con il sé e con il cosmo.

La maestra Yoko Shimada è esponente di una delle più antiche e importanti scuole di cerimonia del tè discendente da Sen no Rikyū, la Omotesenke, giunta alla XIV generazione.

La cerimonia del tè è qualcosa che va molto aldilà della semplice preparazione di una bevanda: è una delle espressioni più pure dell'estetica zen giapponese.

Il particolare significato attribuito al cha no yu si percepisce dall’importanza che ha ogni elemento presente nella cerimonia, vera e propria celebrazione.

Ogni movimento nella cerimonia è molto preciso e risponde ad una funzione specifica: gesti secolari, parole codificate, ringraziamenti, attenzione per l'utilizzo degli utensili e cura per l'ospite. Tutto ciò non significa che sia una cerimonia rigida e silenziosa: il suo fine è rilassare ed intrattenere piacevolmente e la forza espressiva e la bellezza dei gesti e degli oggetti sono ispiratori di tranquillità e armonia.

Il semplice atto di offrire e bere una tazza di tè diventa quindi, per la cura estrema di ogni dettaglio e di ogni gesto, un'esperienza estetica profonda che affonda il suo essere nella ricerca della bellezza finalizzata al distacco dalla frenetica quotidianità.

Monte San Savino, ex Convento La Badessa